23 marzo. Franca Caltarossa e la "mitica" Casa Gialla

Oggi incontro con Franca. Franca Caltarossa lavora alla Ludoteca di Villa Groggia, a Cannaregio (nel centro storico di Venezia), in un posto bellissmo, immerso nel verde.
Negli anni '90 è stata una delle fondatrici della Casa Gialla, l'unico altro luogo a Venezia (oltre al Centro Donna) dedicato specificamente alle donne, lugo di elaborazione di pratiche e culture femminili e femministe.
Comunque l'unico luogo in centro storico. (Il Centro Donna si trova a Mestre).
Franca ci racconta la storia della Casa Gialla (che non esiste più dalla fine degli anni '90), della sua intensissima attività, attraverso la quale è possibile ricostruire una buona parte del movimento femminile-femminista e anche lesbico della Venezia di quegli anni.

non solo "Kajal"...

Kajal è il nome della rivista che le promotrici della Casa Gialla stampavano periodicamente, con articoli e riflessioni sul centro, ma anche e soprattutto con riflessioni di ampio respiro sul senso delle teorie, delle pratiche e delle politiche "al femminile" in quegli anni.
Franca ha ovviamente conservato tutti i numeri. Ma non solo. Ha conservato una per una tutte le locandine di tutti gli eventi della Casa. (Che qui illustra al buon Jacques...)
Una quantità infinita. Una vera e propria fucina, un cantiere sempre e instancabilmente aperto, fatto di incontri, workshop, feste. E con illustri opsiti. Poetesse famose, pittrici, scrittrici, musiciste, attrici.

una domanda sorge spontanea...

...si chiacchiera con lei amorevolmente (in ordine da sinistra verso destra: Jacques, Bea, Tommi)
si parlava allora di femminismo, e di pratiche femministe. Si parlava di relazioni anche affettive e sentimentali fra donne ala Casa Gialla? e se sì, se ne parlava anche in termini di scelta politica oltre che sessuale?
Franca ci diche che sì, c'erano storie lesbiche, (alla Casa Gialla, che era anche un vero e proprio locale con serate a tema, nasceva qualche storia!) ma se doveva accadere accadeva, e non si pensava che ciò avesse un risvolto politico, o comunque era secondario. (Non si parlava di lesbo-femminismo, insomma.) Un po' l'opposto delle elaborazioni politico-teoriche prodotte per esempio da Arcilesbica negli stessi anni.